Impressioni sonore e visual art nel sound di Sequoyah Tiger COPIA

Sequoyah Tiger alias Leila Gharib questo il vero nome della compositrice veronese dallo stile unico che fonde spunti provenienti da diverse forme d’arte per creare un’opera multidisciplinare. La sua passione per l’arte si esprime in ogni cosa creata da questa artista, si tratti di un nuovo pezzo o della copertina del nuovo EP grazie ad un suo personale “alfabeto visivo” che rielabora ogni volta.

Le sue canzoni prendono spunto da Doo-Wop così come da il pop contemporaneo sperimentale come quello di Panda Bear, ma affondano le sue radici soprattutto nella visual art e nel linguaggio. Quest’ultimo in particolare rappresenta il punto di partenza delle canzoni di Sequoyah Tiger che ruotano attorno ad una stratificazione di livelli vocali integrata da ritmi che catturano e armonie ricche. Rotture, ripetizioni e ritardi non sono da considerarsi elementi negativi, ma parte integrante del processo di scrittura di Gharib in cui la qualità musicale del linguaggio sviluppa una vita propria. I suoi testi puntano a dare vita a nuovi significati che si sposano con la sua musica fortemente allusiva.

Un concerto da non perdere, Sequoyah Tiger si esibirà al Molin de Portegnac di Faver l’11 febbraio 2017 per #UploadOnTour, nella stessa serata si esibiranno anche tre giovani band iscritte ad UploadSounds 2017.